Il cammino che mi ha portato a scegliere di diventare una naturopata è iniziato nel 2009, quando in mia figlia Giulia, dell’età di due anni, si è manifestata un’importante dermatite atopica, che le provocava un forte prurito, rossore e lesioni cutanee. Dopo ripetute visite dermatologiche Giulia ha iniziato a sottoporsi ai primi cicli di cortisone, che all’inizio sembravano dare qualche piccolo miglioramento, salvo poi tornare al punto di partenza ogni volta che venivano sospesi. Un bel giorno la nostra farmacista di fiducia mi consigliò una crema omeopatica. Piano piano la pelle di mia figlia migliorò e da qui iniziai ad interessarmi del mondo del “naturale”. In quel momento, è cominciato il mio percorso, che mi ha portato a studiare alla Scuola SIMO e,
successivamente, ad aprire il mio studio di naturopatia a Fidenza. Essere naturopata significa saper ascoltare chi si ha di fronte senza alcun pregiudizio e con il cuore aperto. Occorre focalizzarsi sulla persona nel suo insieme, andando alla radice del disturbo. Svolgendo al meglio il mio lavoro, il mio compito è quello di accompagnare la persona verso la guarigione trovando il percorso su misura per lei. L’empatia e la capacità di ascoltare sono due valori fondamentali per il naturopata; i sintomi della persona sono i campanelli d’allarme che c’è qualcosa che va sistemato, o perlomeno migliorato. Per questo il sintomo va sempre ascoltato e non soffocato; solamente andando alla causa del problema il disturbo non si manifesterà più.
Per diventare naturopata, ho dovuto affrontare un percorso di studi della durata di quattro anni presso la scuola SIMO. Si tratta, appunto, di una scuola quadriennale per la formazione dei naturopati, con docenti e studenti provenienti da tutto il mondo. Un percorso unico e completo, che prevede la formazione su tutti gli aspetti della naturopatia.